Imparare a studiare, piccola guida per genitori alle prime armi.

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Quando ci si avvia a frequentare la classe terza della Scuola Primaria, solitamente una delle preoccupazione maggiori di genitori e a volte anche docenti è quella dell’avvio allo studio. E’ proprio in questo momento infatti che i bambini si avvicineranno per la prima volta allo studio così come viene inteso dalla maggior parte delle persone, ovvero alla memorizzazione ed esposizione di concetti o contenuti relativa alla storia, alle scienze o a qualsivoglia altra disciplina.
Saper studiare è un’abilità che si apprende sui banchi di scuola e che viene definita una “competenza chiave” per la vita; non a caso spesso i genitori incoraggiano i loro figli dicendo: “se impari bene un metodo di studio adesso, per tutta la vita, non avrai problemi”.

Una cosa è vera: saper apprendere è un’ abilità che li accompagnerà per il resto della vita. Una delle otto competenze chiave è proprio legata a questo aspetto: imparare ad imparare, ovvero l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di saperlo organizzare anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni. Studiare in realtà significa molte cose: apprendere nuove conoscenze, imparare ad organizzarsi, saper regolare il proprio comportamento e saperlo adeguare alle diverse situazioni, mettere in atto strategie efficaci rispetto ad una richiesta.

L’insegnate assume un ruolo fondamentale nel guidare i propri alunni verso questi obiettivi, un ruolo che va ben oltre al semplice passaggio di contenuti e successiva verifica della loro acquisizione. Un ruolo che si gioca su aspetti meta cognitivi importantissimi che incoraggino il bambino alla conoscenza trovando il proprio modo di apprendere, supportandolo con strategie mirate al superamento delle difficoltà che incontrerà.

Anche i genitori, a casa, però possono aiutare il proprio figlio ad avvicinarsi in modo positivo allo studio. Come?

Innanzi tutto, affiancandolo e supportandolo soprattutto nelle prime fasi, guidandolo con lo scopo di aiutarlo a fare da solo.

Il primo elemento per imparare studiare è quello di sapersi organizzare: una buona ORGANIZZAZIONE sta alla base di tutto; aiutare i nostri figli controllando con loro il diario e pianificando i compiti da svolgere durante la settimana li aiuterà a non ritrovarsi sovraccaricati in alcune giornate e permetterà loro di fare le cose con maggiore calma e attenzione. Se, ad esempio, il giovedì viene assegnato un argomento da studiare per il martedì successivo, controllate subito quale sia l’ entità del lavoro e decidete con il bambino come potrebbe essere meglio procedere: sono tante pagine? Suddividiamole un po’ per giorno. Sono solo due paginette? Studiamole domenica e lunedì sarà sufficiente ripassarle. All’inizio lo farà l’adulto e successivamente chiederà al bambino come, secondo lui, è meglio organizzarsi.

Seconda regola: una BUONA LETTURA è fondamentale.

Leggere con attenzione le pagine da studiare, anche un paio di volte è molto importante perché consente di avere una visione di insieme dell’argomento. Solo successivamente con matita e righello alla mano, sottolineeremo le parti che ci sembrano più importanti. Nel caso in cui il bambino abbia anche una parte scritta sul quaderno, è opportuno leggere bene anche quella perché solitamente i docenti fanno scrivere sul quaderno gli elementi più importanti che meritano di essere ricordati.

Terzo passaggio: fare uno SCHEMA. Lo schema ,o mappa come la vogliate chiamare, è importantissimo perché aiuterà il piccolo ad organizzare il discorso. Cosa abbiamo imparato da questa paginetta?

Scriviamolo sotto forma di parole chiave su un foglio (meglio ancora su un quadernetto degli schemi che così potremo consultare in caso di ripasso). Utilizziamo anche colori diversi che aiutino il bambino a livello visivo. Riguardando lo schema proviamo a ripetere con le nostre parole quello che abbiamo imparato. Questo processo richiederà un po’ di tempo, inizialmente è utile aiutare i bambini con domande- guida.

Nel secondo ciclo della Scuola Primaria queste tre operazioni saranno sufficienti a far si che il vostro bambino “impari la lezione”, più avanti sarà invece necessario che impari a fare dei collegamenti tra le diverse discipline e tra diversi argomenti studiati e che sia in grado di argomentare e di approfondire lo studio in modo autonomo.

Qui sotto vi riporto un semplice esempio in modo da farvi comprendere meglio, in bocca al lupo.

Maestra Elena

 

 

 

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