Riflessione…all’uscita da scuola.

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Vi racconto un episodio accaduto proprio oggi, all’uscita di scuola. Accompagno i bambini e tra questi una mia alunna straniera che ha diverse difficolta’. Oggi devo comunicare alla mamma che la bambina il pomeriggio potra’ frequentare un gruppo di aiuto compiti gratuito in modo da lavorare a casa con qualcuno che sia in grado di aiutarla, devo anche darle alcuni moduli da compilare.

La bimba e’ euforica di questa cosa. ha una gran voglia di imparare e nonostante tutte le sue difficolta’ ce la mette davvero tutta! Vive questa novita’ come un premio, un’occasione per imparare di piu’.

La mamma della piccola non parla nemmeno una parola di italiano, e’ difficile comunicare, ma la bambina deve averle spiegato gia’ tutto. Chiamo la signora e le chiedo di avvicinarsi, lei mi viene incontro con i suoi abiti tradizionali e le mani dipinte e decorate con dei segni che non comprendo…cerco di spiegarle , in modo goffo, che deve compilare il foglio e che oggi alle due puo’ portare la bambina nel tal posto…nemmeno riesco a finire.

Lei inaspettatamente mi abbraccia e mi bacia dicendomi un grazie.

Per qualche secondo i miei occhi hanno incontrato i suoi e nel suo sguardo ho visto tutta la gratitudine di una donna nei confronti di un’altra donna, la complicita’ di una madre verso un’altra madre, qualcosa di cosi’ forte da superare qualsiasi limitazione imposta dalla lingua, dalla diversa cultura. Due donne, due mamme e basta. Mi sono emozionata e con me credo le mie colleghe presenti che hanno visto la scena.

 

A volte sono io la prima a “fare di tutta l’erba un fascio” e chi fa il mio lavoro potra’ capire…ma oggi ho imparato una lezione . L’ho scritto qui perché non voglio rischiare di dimenticarlo e ho voluto condividerla con voi.

Adesso mi metto a correggere i quaderni di italiano… buon pomeriggio a tutti voi.

Maestra Elena